martedì 12 luglio 2011

Ancora emergenza idrica a Marcellina. E Acea si interroga sul suo futuro dopo i referendum




   Dovrebbe essere impensabile che nel terzo millennio e a due passi dalla Capitale si debba vedere gente in fila con ogni tipo di recipiente per prendere l'acqua dalle autobotti parcheggiate nelle piazze. Eppura succede, di nuvo, a Marcellina, dove numerose famiglie sono rimaste senza acqua e sono costrette a rifornirsi presso le autobotti messe a disposizione dell'Acea.
   "Un problema quello dell'emergenza idrica che puntualmente interessa il paese che deve essere affrontato una volta per tutte dalla società che gestisce il servizio". Lo ha dichiarato il consigliere provinciale Marco Bertucci (Pdl) a seguito delle proteste per la carenza idrica che dalla scorsa notte ha interessato il paese di Marcellina.
   "Con temperature così elevate è un rischio troppo grande far rimanere senza acqua famiglie dove magari vivono neonati o anziani - ha proseguito Bertucci -. A Marcellina sono situazioni che iniziano a registrarsi con una frequenza preoccupante"
   "L'Acea si adoperi urgentemente - conclude il consigliere provinciale - per fare in modo che vengano drasticamente ridotti i disagi per tutta la popolazione".
   Ma probabilmente dopo i risultati dei Referendum del giugno scorso altre potrebbero essere le priorità di Acea. In una nota recente l'azienda comunica che "il Consiglio di Amministrazione di Acea SpA, presieduto da Giancarlo Cremonesi al fine di valutare, tra l’altro, l’impatto degli esiti dei Referendum. L'abrogazione delle norme previste dai Referendum non muta il posizionamento attuale di Acea nel mercato idrico nazionale. La Società rimane comunque in attesa dei necessari provvedimenti legislativi conseguenti, al fine di verificare la sostenibilità dei relativi investimenti programmatici. Alternativamente, Acea indirizzerà le proprie risorse in Italia negli altri business dove l'Azienda è parimenti leader (distribuzione e produzione elettrica, energie rinnovabili, trattamento e smaltimento dei rifiuti) e all'estero".

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