venerdì 18 novembre 2011

Inaugurato nuovo casello autostradale di Guidonia Montecelio


   Da ieri anche Guidonia ha la sua uscita autostradale. Sono stati inaugurati, infatti, lo svincolo ed il casello del comune laziale che si trova al km 555 dell'A1 tra Fiano Romano e San Cesareo, tra l'allacciamento A1/Diramazione Roma Nord e l'allacciamento A1/A24. La nuova infrastruttura, realizzata con un investimento di quasi 15 milioni di euro, serve anche i comuni di Mentana, Fonte Nuova, S. Angelo Romano e Tivoli collegati finora alla capitale unicamente attraverso il casello autostradale di Tivoli e il Grande Raccordo Anulare.
   "Un nuovo obiettivo raggiunto di cui essere soddisfatti - ha commentato Riccardo Mollo, Condirettore Generale Operations e Maintenance di Autostrade per l'Italia -. Siamo riusciti a mettere a disposizione del territorio e della popolazione un'opera così fortemente richiesta e importante per lo sviluppo infrastrutturale e industriale dell'area in poco più di 20 mesi di lavori, rispetto ai 22 previsti dal contratto, grazie all'affidamento alla nostra controllata Pavimental e alla collaborazione con l'Anas e tutti gli enti locali coinvolti: Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Guidonia Montecelio".
   C’è chi però, come il consigliere provinciale e capogruppo Pdl al Consiglio comunale di Guidonia Montecelio, Marco Bertucci, sottolinea anche il possibile rovescio della medaglia.
"L'inaugurazione del casello autostradale di Guidonia Montecelio è una garanzia in termini di sviluppo per il territorio. Ma allo stesso tempo dovremmo stare bene attenti al traffico che sarà indirizzato verso la vicina discarica per rifiuti dell'Inviolata. Vigileremo insomma affinché non sia una scorciatoia per portare immondizia a Guidonia". " Una sottolineatura - ha concluso Bertucci - va fatta riguardo le perplessità sollevate dai comitati di cittadini. E' vero infatti che il casello si trova molto vicino l'ingresso della discarica, un dato di fatto questo che ci spinge ad essere ancora più vigili riguardo il traffico dell'immondizia verso l'Inviolata".

Dal 1 gennaio 2012 in vigore anche a Tivoli l'Imposta di soggiorno


   TIVOLI - Approvato dal Consiglio comunale dello scorso 10 novembre il Regolamento che introduce anche nella Città dell’Arte, come ormai in molte altri Comuni d’Italia, l’imposta di soggiorno. Secondo una prima previsione, fatta analizzando gli storici dei pernottamenti turistici sul territorio nel 2009 e 2010, l’imposta dovrebbe portare nelle casse del Comune circa 120.000,00 euro annui. Entrate, come spiega l’Assessore alle Attività Produttive, Commercio e Turismo Vincenzo Tropiano, che “dovranno essere reinvestite per lo sviluppo del settore turistico”.
   L’imposta di soggiorno a Tivoli sarà applicata dal 1° gennaio 2012 con le seguenti modalità:
- 3 euro il primo giorno, e 2 euro al giorno dal secondo al sesto per le strutture ricettive di 4 e 5 stelle;
- 2 euro primo giorno, e 1 euro al giorno dal secondo al sesto per le altre strutture.
L’imposta sparisce dal 7° giorno in poi.
   Questo per il 2012, ma la Giunta si riserva di variare l’importo della tassa entro il 30 giugno di ogni anno.
   Saranno esentati dal pagamento i minori fino a 3 anni e chi soggiorna sul territorio cittadino per motivi di studio o lavoro.
   Critica parte dell’opposizione che, con Alessandro Fontana, Pd, sostiene: “l’unica cosa vera è che questa manovra serve a coprire i limiti del Bilancio”.

giovedì 17 novembre 2011

Finanziato con 2.500 euro il progetto del circolo culturale Janus "Da un tappo... doni amor"


   TIVOLI - Questo è quanto è costata, in un anno, la raccolta dei tappi di plastica che ha consentito al Circolo Janus di donare, lo scorso 21 ottobre, una carrozzina ortopedica e dei presidi urologici alla locale sezione femminile della Croce Rossa Italiana
   L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Da un tappo… doni amor”: la raccolta di tappi di plastica finalizzata a sensibilizzare la collettività verso le tematiche del riciclo e ambientali, e trasformata poi in un atto di solidarietà. All'evento hanno partecipato l'Assessore alla Cultura e all'Ambiente Riccardo Luciani, il presidente del Circolo Culturale “Janus” Valerio Febbo e i responsabili locali della Croce Rossa Italiana sezione Femminile.
   Lodevole lo sforzo, da molti punti di vista, a cominciare da quello della sensibilizzazione sia verso le necessità di chi si trova a dover fronteggiare la malattia sia verso il rispetto per l'ambiente, ma qualcuno ha sollevato il dubbio che, in termini economici, sia stata, come si suol dire, "più la spesa che l'impresa", ovvero che la cifra ricavata dalla raccolta sia molto inferiore a quella finanziata dal Comune.
   Da sottolineare che, se il progetto dovesse continuare anche in futuro, dovrebbe essere rifinanziato ogni anno.











   


Dalla politica un coro di voci trasversale contro l'ipotesi di una discarica nei pressi di Villa Adriana

   
   Due nuove iniziative contro la scelta del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, nell’ambito dell’emergenza rifiuti che sta attraversando il Lazio, di aprire una nuova discarica a Corcolle – San Vittorino, nei pressi dei resti della Villa dell’Imperatore Adriano.
  
   Il Sindaco di Tivoli, il PdL Sandro Gallotti, per difendere Villa Adriana dai rifiuti, dopo aver archiviato con soddisfazione il parere unanime del Consiglio che si è espresso in maniera contraria all'apertura della discarica, ha chiesto il rispetto della Convenzione Internazionale sul Patrimonio dell’Umanità.
    "Il sito di Villa Adriana - ha dichiarato Gallotti - è tutelato dalla Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, un documento adottato nel 1972 dalla Conferenza generale dell'Unesco, dove viene  specificato che “Sia pure in pieno rispetto della sovranità degli stati nei cui territori il patrimonio culturale e naturale […] sia situato, e senza pregiudicare i diritti di proprietà forniti dalla legislazione nazionale, gli Stati Parte di questa Convenzione riconoscono che tale patrimonio costituisce un patrimonio mondiale per la cui protezione tutta la comunità internazionale ha il dovere di cooperare”.
   E' il momento di rendere concreto l'impegno che gli Stati di tutto il mondo hanno preso esattamente 29 anni fa (la Convenzione è stata adottata il 16 novembre 1972, ndr) a tutela dei siti considerati Patrimonio mondiale culturale e naturale".
   Nei giorni scorsi il sindaco ha scritto una lettera ufficiale al presidente della Regione Lazio Renata Polverini; al direttore generale Unesco Irina Bokova; al presidente del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale per l’Unesco Giovanni Puglisi; al rappresentante permanente d’Italia presso Unesco Maurizio Enrico Serra; al presidente dell'Associazione Città e Siti Unesco Claudio Ricci per denunciare il forte danno che può essere arrecato a Villa Adriana con l'apertura di un'adiacente discarica per rifiuti.
   "Individuare un’area così vicina al sito archeologico di Villa Adriana - ha sottolineato il Sindaco -, è un percorso che questa amministrazione non può assolutamente condividere. Pensare di associare i rifiuti ad una ricchezza storico-archeologica che tutto il mondo ammira è un azzardo che non può essere preso in considerazione".

   Il Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Roma poi, l’IdV Sabatino Leonetti ha presentato una mozione, approvata all’unanimità qualche giorno fa, “con la quale – secondo quanto dichiara lo stesso Leonetti – si impegna il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ad intervenire presso il Ministero dei Beni Culturali ed il Ministero del Turismo per il completo recupero, la messa in sicurezza, la riqualificazione ed il rilancio turistico dell’importantissimo sito archeologico di Villa Adriana, residenza imperiale fatta costruire dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 138 d.C., la cui superficie supera gli 80 ettari (più grande di Pompei), e nel 1999 è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità”.
   “La situazione, però, è molto grave – continua Leonetti – infatti sono sempre di più le aree di Villa Adriana che vengono chiuse al pubblico per la situazione di pericolo di crollo. Questa drammatica situazione – prosegue il Vice Presidente – è aggravata dal fatto che negli ultimi dieci anni il numero di visitatori è sceso drasticamente, passando dai 323.231 del 2000 ai 229.885 del 2010 – continua il Vice Presidente Leonetti – e pertanto risulta di fondamentale importanza un intervento di riqualificazione urgente da parte delle istituzioni competenti”. “Ad oggi sono stati stanziati dal Ministero dei Beni Culturali solo 370.000 euro destinati alla messa in sicurezza del sito monumentale, a fronte di 2,5 milioni di euro richiesti dalla Soprintendenza. Come se non bastasse – prosegue Leonetti – il Commissario Regionale per l’Emergenza Rifiuti nel Lazio ha stabilito l’ipotesi di situare, al ridosso del famoso sito archeologico, in località Corcolle, un sito per il conferimento dei rifiuti romani provenienti dalla discarica di Malagrotta. Questo è un fatto inaccettabile – dichiara il Vice Presidente –che deturperebbe un patrimonio di valore inestimabile e che ha già sollevato polemiche a livello internazionale”. “Mi auguro – conclude Leonetti – che si riesca a trovare una soluzione alternativa per quanto riguarda la costruzione della discarica a Corcolle e che, contestualmente, vengano stanziate importanti risorse dal Ministero per i Beni Culturali volte a salvaguardare e valorizzare il sito archeologico di Villa Adriana”.


VIII Congresso del Partito della Rifondazione Comunista di Tivoli


Si è tenuto domenica 13 novembre l'ottavo congresso del Partito della Rifondazione Comunista di Tivoli del circolo "Fernando Cerini". Tutto, fanno sapere, si è svolto regolarmente e con la serenità necessaria per il confronto e la costruzione del nuovo gruppo dirigente di Tivoli e la nomina per i delegati al futuro congresso di Federazione.
   “Ricevuti i saluti dai segretari dei partiti presenti:  IDV, SEL e del consigliere A. Ferro, (approfitto per ringraziare tutti ancora una volta pubblicamente) – dichiara il segretario Giulio Bonansingo – si è  aperta la fase di  dibattito che, a seguito di una franca discussione, sostanzialmente ha evidenziato la volontà dei compagni su una maggiore attenzione  alle istanze giovanili e femminili, all’associazionismo e ai movimenti. L’indisponibilità ad alleanze con tutti quei partiti: affaristico-clientelari, corrotti e corruttori. Un’attenzione particolare sulla gestione del bene pubblico come bene comune.
   Il gruppo dirigente è composto di 9 personein quanto viene sostanzialmente riconfermato nel segno della continuità e dell’apertura. Novità positive vengono dall’inserimento di due nuovi giovani (di cui una donna) che vanno ad aumentare la presenza dei giovani nel direttivo a quattro componenti.

Giulio Bonansingo
Segretario (uscente e riconfermato)
Augusto Tabarrini
Tesoriere (uscente e riconfermato)
Claudio Proietti 
Presidente Collegio di Garanzia”

martedì 8 novembre 2011

Nuova discarica della Capitale a Corcolle: tra i futuri gestori la famiglia Botticelli, "già attiva in siti di smaltimento finiti in guai giudiziari"




   Nella ricerca di un'alternativa alla discarica di Malagrotta, da un lato ci sono le misurazioni effettuate dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio che denunciano la presenza di fattori inquinanti oltre i limiti nelle acque sotto il Parco dell'Inviolata, tanto da indurre il consigliere provinciale e capogruppo Pdl al Comune di Guidonia Montecelio Marco Bertucci a dirsi disponibile a valutare l’ipotesi di una sua chiusura: “i dati allarmanti resi noti dall’Arpa sui rilevamenti effettuati all’Inviolata pongono le autorità competenti davanti una scelta obbligata - dichiara Bertucci - quella di un drastico intervento di risanamento del sito che ospita la discarica nel territorio di Guidonia Montecelio, il che vuol dire valutare ogni ipotesi di azione finanche la chiusura della stessa per salvaguardare una realtà ambientale già gravemente compromessa”.  
   Dall’altro, giovedì alle 16:00 si terrà a Tivoli un Consiglio comunale il cui punto centrale, è facile da immaginare, sarà la “Discarica per rifiuti solidi urbani a Corcolle (Rm)", prevista in una ex cava di pozzolana tra San Vittorino, Corcolle e Gallicano nel Lazio.
   In mezzo un’inchiesta realizzata da “ilfattoquotidiano.it” che chiarisce lo spessore di alcuni dei personaggi ad i quali si sta per affidare la salute di decine di migliaia di persone.
   Ecco il testo integrale dell’articolo di Andrea Palladino per “ilfattoquotidiano.it”:

   “Per la piccola comunità di Corcolle, zona agricola a est di Roma, la scelta del prefetto Giuseppe Pecoraro è arrivata come un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Meno di un chilometro divide questo angolo di campagna romana, dominata da colline e paesaggi mozzafiato, da villa Adriana, gioiello tutelato dall’Unesco. Nessuno poteva nemmeno immaginare che le 4.000 tonnellate di rifiuti prodotti dall’area metropolitana potessero in qualche maniera finire qui, a riempire una vecchia cava di pozzolana, creando il clone del mostro Malagrotta.
   In realtà qualcuno una mezza idea l’aveva. Forse un intuito da imprenditore esperto e con i giusti contatti, forse il caso, o, come si dice a Roma, qualcuno c’ha provato, azzeccando il momento giusto. Luglio 2011, quando la notizia del commissariamento della dismissione di Malagrotta ancora non era stata divulgata: davanti a un notaio di Tivoli un gruppo di imprenditori sostanzialmente sconosciuti firma il contratto di affitto su un’area di ventiquattro ettari della campagna di Corcolle – come anticipato da Il sole 24 ore Roma -, includendo quella buca dell’ex cava di pozzolana. Destinazione d’uso? Discarica, senza specificare per quale tipo di materiali.
   La società che ha preso in affitto quell’area poi indicata, l’11 ottobre scorso, dal prefetto di Roma come nuovo sito per i rifiuti della capitale è la Ecologia Corcolle srl, costituitasi qualche giorno prima della firma del contratto di locazione. La proprietà è divisa tra Giuseppe “Emiro” Piccioni, gestore del locale Castello di Corcolle – marito di una delle rappresentanti legali della fiduciaria svizzera proprietaria dell’area – e i due fratelli Alessandro e Nicoletta Botticelli, ventenni di Albano Laziale. La famiglia Botticelli il settore dei rifiuti lo conosce bene, con una particolare predilezione per le cave dismesse. Attraverso un complesso sistema di società che fanno riferimento ai due fratelli e alla madre Maria Teresa Simari, i Botticelli avevano avviato un progetto di “recupero ambientale” dell’ex cava di basalto di Lanuvio, piccolo centro dei Castelli Romani. Un’attività poi fermata dalla polizia provinciale, che il 27 settembre del 2010 ha posto sotto sequestro l’area, contestando la “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”. Qualche giorno prima la provincia di Roma aveva notificato l’ordine di sospendere le attività, contestando la validità delle fideiussioni presentate. Nonostante questo – spiega la polizia provinciale – lo scarico dei rifiuti nell’ex cava di basalto di Lanuvio era proseguita, con l’arrivo di due Tir da una cartiera della provincia di Lucca. Ora il fascicolo è al vaglio della Procura di Velletri, che sta indagando sulla vicenda.
   Tornando indietro di qualche anno, una delle società che fanno riferimento alla famiglia Botticelli– la Asea – si era interessata anche della gestione della cava di Fondi, in località Le Molelle. Della vicenda si occupò la Direzione distrettuale antimafia di Roma, durante le indagini “Damasco”, che portarono a diversi arresti per usura, confermati recentemente dal Tribunale di Latina. La cava di Fondi era gestita nel gennaio del 2008 dai fratelli Di Meola, cugini del vice sindaco di Fondi Giulio Di Manno. Interrogati dai carabinieri di Latina, i fratelli Di Meola confermarono la presenza della Asea gestita da un “tale Claudio”. Secondo uno dei proprietari della cava di Fondi, Claudio Di Meola, la zona gestita da quella società era stata sequestrata dalla Forestale di Latina.
   L’esperienza fondana della famiglia Botticelli non si ferma però alla cava. Grazie ai cugini del vice sindaco di quella giunta che il ministro dell’Interno Roberto Maroni tentò di sciogliere per infiltrazione mafiosa, il “tale Claudio” – che in realtà è il padre dei due ventenni soci della Ecologia Corcolle – conosce Massimo Anastasio Di Fazio, detto “Peticone”, che in quei mesi annunciava con un comunicato stampa un accordo per l’esportazione di rifiuti in Liberia, per la cifra di oltre 170 milioni di euro. Di quella vicenda è rimasta alle cronache una foto memorabile, che ritrae buona parte della famiglia Botticelli – si riconosce il “tale Claudio” e la figlia Nicoletta, firmataria del contratto di affitto della futura discarica di Corcolle – Massimo Anastasio Di Fazio, l’allora sindaco di Fondi Luigi Parisella – politico del Pdl della provincia di Latina, strettamente legato al senatoreClaudio Fazzone – e la delegazione liberiana. Quando i carabinieri arrestarono per usura “Peticone”, il sindaco Parisella negò il suo coinvolgimento nell’accordo, spiegando la foto come un semplice ricordo.
   Dopo l’esperienza fondana i Botticelli hanno puntato sulla provincia di Roma. Alla fine del 2008 si sono presentati a Lanuvio, come partner della società Stradaioli, proprietaria dell’ex cava di basalto. Su pressione del consiglio comunale, il sindaco Umberto Leoni chiese informazioni alla Prefettura di Roma, per capire se si poteva fidare della società che stava proponendo il delicato recupero ambientale dell’ex cava. La risposta arrivò più di un anno dopo, quando ormai la concessione era stata firmata ed era divenuta operativa. Il Prefetto di Roma in sostanza si limitò a inviare una copia del certificato antimafia negativo dell’Asea, non entrando nel merito della vicenda. Dopo meno di un mese è arrivato il sequestro dell’area.
   Risulta difficile oggi poter rintracciare i protagonisti della vicenda. Gli uffici della cava a Lanuvio e la sede operativa dell’Asea ad Aprilia sono in stato di abbandono. Il socio di Corcolle della famiglia Botticelli, Giuseppe Piccioni, raggiunto telefonicamente da ilfattoquotidiano.it, ha negato di conoscere questi imprenditori e si è rifiutato di commentare la notizia. Intanto da un anno le due società che si sono occupate delle cave di Fondi e di Lanuvio – la Asea srl e il Gruppo Asea srl, riconducibili ai Botticelli – hanno trasferito la loro sede legale in provincia di Treviso”.

TIVOLI, PUBBLICATO IL BANDO DI GARA PER LA GESTIONE DELLA CITTA’ DELLO SPORT



   E’ stato pubblicato il bando di gara per la gestione della Città dello Sport Arci, composta dal campo sportivo “Olindo Galli”, dal Palazzetto dello Sport “Paolo Tosto” e dal Polo Natatorio comunale.
   “La pubblicazione del bando di gara – ha commentato l’assessore allo Sport del Comune di Tivoli, Laura Cerroni - non è un punto di arrivo ma un punto di partenza che può permettere alla città di Tivoli di compiere un importante salto di qualità. La gestione della Città dello Sport offre una grande opportunità di valorizzazione e crescita che coinvolge il nostro territorio sotto diversi aspetti, non soltanto quelli sportivi, ma anche economici e turistici. Impianti moderni e funzionali come quelli tiburtini possono ambire a diventare un punto di riferimento di alto profilo, con importanti conseguenze anche per quanto riguarda l’occupazione. L’auspicio – ha concluso l’assessore Cerroni – è che la gestione possa essere affidata ad una società che sappia dare le più ampie garanzie sotto il profilo tecnico, organizzativo e sportivo che una città come Tivoli merita”.
   La Città dello Sport comprende: il campo sportivo “Olindo Galli” suddiviso in un campo A in erba naturale, di dimensioni regolamentari ed impianto di illuminazione, circoscritto da una pista di atletica con tribuna coperta ed una piccola tribuna scoperta (per i tifosi ospiti). Sotto la tribuna principale sono ospitati gli spogliatoi, uffici ed i locali di servizio e un campo C in terra battuta, con ampio spazio circostante, oltre locali spogliatoi in edificio di un piano fuori terra; il Palazzetto dello Sport “Paolo Tosto”, un campo polivalente divisibile per diverse funzioni con tribune laterali ampliabili con accessi indipendenti dall’esterno, locali per spogliatoi, servizi igienici e magazzini, ampio spazio di entrata ed uffici vari; il Polo Natatorio Comunale, composta da due vasche natatorie, di diversa dimensione e profondità, dotato di tribuna, spogliatoi divisi, servizi igienici ed uffici. Inoltre completa il compendio immobiliare la viabilità di accesso, un ampio parcheggio di circa 700 posti auto e spazi esterni alle strutture edilizie, una casa del custode con corte annessa. L’intera proprietà comunale è recintata e dotata di cancello di ingresso.
   Il termine per la presentazione delle offerte è stato fissato alle ore 12 del 19 dicembre 2011. Regole di gara e documenti complementari sono disponibili sul sito www.comune.tivoli.rm.it.

   Il prossimo grande evento in programma presso la Città dello Sport sarà la quarta edizione degli Open d'Italia - Trofeo Itaki, organizzati dalla Federazione Italiana Karate con la collaborazione dell'amministrazione comunale di Tivoli per il 19 e 20 novembre 2011. Di recente si è svolta la "World Cup Shukokai 2011”, evento che ha visto la partecipazione delle Rappresentative Nazionali di Australia, Austria, Botswana, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Inghilterra, Iran, Italia, Repubblica Ceca. Tra gli ultimi eventi ospitati presso il Palazzetto dello Sport il premio internazionale "Pino Lori"; la III Kombat League - World Cup; "Regione sotto rete", la manifestazione organizzata dal COL Roma Mondiali 2010 in collaborazione con il Comitato Regionale della Fipav Lazio ed il Comune di Tivoli, con la partecipazione delle Nazionali Juniores Femminili di Italia e Spagna di volley.


giovedì 3 novembre 2011

Discarica a Corcolle-San Vittorino, l’appello del sindaco di Tivoli Sandro Gallotti: “Realizzarla sarebbe un clamoroso errore, siamo preoccupati”





L’area individuata a poca distanza dal sito archeologico di Villa Adriana


“Stiamo seguendo con la giusta attenzione le vicende relative alla decisione del prefetto Giuseppe Pecoraro di individuare a Corcolle-San Vittorino il sito per ospitare una discarica per rifiuti, anche se provvisoria”. Lo ha dichiarato il sindaco del Comune di Tivoli, Sandro Gallotti, che ha aggiunto: “Il territorio del Comune di Tivoli si trova a poca distanza dall’area in questione e quindi non può essere indifferente alle criticità che vengono denunciate dalle realtà locali. Come amministrazione comunale c’è grande preoccupazione per la scelta effettuata. Individuare un’area così vicina al sito archeologico di Villa Adriana, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’Umanità, è un percorso che questa amministrazione non può assolutamente condividere. Pensare di associare i rifiuti ad una ricchezza storico-archeologica che tutto il mondo ammira è un azzardo che non può essere preso in considerazione. Inoltre ci sono grandi perplessità anche per i pericoli che potrebbero interessare le falde acquifere locali e quindi l’agricoltura e la salute pubblica, per i disagi che riguarderebbero i residenti e per una viabilità che rischia di non poter essere adeguata. Insomma il quadro generale non sembra proprio sia dei più ottimali per poter ospitare una discarica di rifiuti. Mi auguro che chi di competenza, anche alla luce delle rimostranze provenienti dal territorio, rifletta sull’opportunità di realizzare la discarica, e prenda provvedimenti tempestivi affinché non si commetta un clamoroso errore.
Sul problema dello smaltimento dei rifiuti – ha concluso Gallotti - bisogna riflettere in termini di progettualità e non soltanto di emergenza. L’amministrazione comunale di Tivoli crede e vuole puntare sul potenziamento della raccolta differenziata, sugli impianti di riciclo e termo-compostaggio. Sono queste le sfide che ci aspettano nell’immediato futuro e per le quali lavoriamo a pieno ritmo”.
   Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra l’assessore all’Ambiente del Comune di Tivoli Riccardo Luciani e il presidente dell’VIII Municipio di Roma Massimiliano Lorenzotti.
“E’ impensabile - ha dichiarato Luciani - anche solo ipotizzare una discarica di rifiuti in un territorio, quello della periferia Est di Roma, già strozzato dalla presenza della discarica dell’Inviolata. E’ una scelta malsana che trasforma un quadrante a forte vocazione turistica e culturale in un quadrante dei rifiuti e dell’immondizia”.