domenica 29 gennaio 2012

Nasce a Palazzo San Bernardino Alleanza per Tivoli



   Quattro Consiglieri comunali di maggioranza – Carlo Centani, Amore per Tivoli; Maurizio De Michele, Antonio Pisapia, e Bernardino Romiti, UdC – insieme a due di opposizione – Pietro Lombardozzi, Alleanza per l’Italia; Bernardino Di Biagio, ex Pd ora gruppo misto – hanno formato, a metà di questo mese, un nuovo gruppo politico: Alleanza per Tivoli.
   Insieme a loro il coordinatore cittadino dell’UdC Ezio Fiorenzi e due ex Assessori delle recenti giunte di centro-sinistra: Cristina Scalia (vicina a Di Biagio) e Carlo Valentini (ex repubblicano come Carlo Centani).
   Ecco come due dei membri raccontano il percorso che li ha portati a questa scelta e spiegano gli obiettivi della nuovo raggruppamento che potrebbe spostare non di poco l’asse della politica tiburtina.  

   Carlo Centani: “Lo scopo di questo raggruppamento è quello di dare una possibilità di sviluppo alla nostra città. Nel senso che noi abbiamo incontrato delle difficoltà in questi 2 anni di amministrazione; abbiamo constatato che ci sono dei, diciamo così, malintesi; che ci sono degli impegni non portati a compimento rispetto a quanto detto durante la campagna elettorale; e soprattutto, che manca quello spirito collegiale che dovrebbe essere la prima regola di una amministrazione comunale, di una coalizione di forze politiche, soprattutto allorquando queste hanno dato vita ad una amministrazione che proveniva da esperienze diverse, da percorsi diversi, da tradizioni diverse che avevano trovato un collante, che avevano trovato uno scopo nel cercare di ripristinare a Tivoli quelle che sono le regole democratiche di una vita cittadina.
   Abbiamo incontrato delle difficoltà, quindi puntiamo nel documento, come è sottoscritto, che noi vogliamo che questa amministrazione possa risolvere, a vantaggio della città, tutti quei problemi che ci eravamo posti, e quindi sottolineiamo soprattutto cinque punti, se non vado errato, cinque punti che sono, a nostro parere, estremamente importanti per il governo di questa città e per dare prospettive ai cittadini tiburtini. L’altro scopo essenziale è che diamo un segnale di compattezza. Cioè noi vogliamo e sappiamo che questi 6 Consiglieri comunali, sui punti su accennati e sulle altre problematiche che avremo presenti nel governo cittadino troveranno, di comune accordo, degli impegni, delle discussioni e quindi delle risoluzioni comuni. Non avremo, sicuramente, divaricazioni sui punti programmatici sottoscritti, né sulle altre problematiche che andremo ad affrontare.
   Tra queste problematiche il primo punto è l’elezione, a nostro parere, di un nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione della SpA Acque Albule. Perché ormai è diventato improponibile il mantenimento del vecchio Presidente del Consiglio di Amministrazione, alla luce di una serie di fatti, che sono i ricorsi al Tar e Consiglio di Stato contro il Comune di Tivoli; delle azioni proprie, con propri indirizzi, rispetto allo sviluppo termale che non sono stati condivisi dal Consiglio comunale, né su questi c’è mai stato un pronunciamento dei Consigli comunali su tutte le varie vicende. E quindi è improcrastinabile, tanto più che nel frattempo sono scaduti i Patti parasociali, quindi non c’è più ragione legale per fare in modo che ci sia un Presidente del Consiglio di Amministrazione che rappresenti una minoranza delle azioni di quella società. Quella società appartiene al Comune di Tivoli, che ha il 60% delle azioni, e come tale deve esercitare il proprio potere nel governo di questa società.
   Gli altri punti che noi riteniamo fondamentali sono quelli di una revisione del Piano Regolatore Generale della città, perché ormai è un piano regolatore, se non esaurito, perlomeno vecchio – risale al ‘73 – e nell’ambito di questo quadro rivedere tutta quella che è l’edilizia economica e popolare della città che ormai è esaurita. Verificare le possibilità di collegare, in modo veloce, Bagni con Tivoli attraverso dei mezzi particolari che possono essere o la metropolitana veloce o altri mezzi, ma comunque fare in modo che la stazione ferroviaria di Bagni, che avrà un collegamento con Roma molto veloce, e quindi sarà un mezzo per i tiburtini e per l’hinterland tiburtino di collegarsi con Roma in tempi brevissimi, fare in modo che anche chi risiede a Tivoli centro possa raggiungere in tempi brevi Bagni e quindi, di conseguenza, arrivare a Roma in tempi brevissimi, senza più avere quel defatigante percorso che oggi hanno tutti i cittadini tiburtini, e sono moltissimi, che da Tivoli si spostano verso Roma con notevoli sacrifici di tempo e di denaro.
   Altri due punti che noi portiamo all’attenzione, e sui quali ci batteremo per trovare soluzioni, sono: il famoso discorso delle discariche, che è venuto alla luce del sole. Noi siamo tutti convinti che la discarica di San Vittorino-Corcolle non va realizzata, ma, nello stesso tempo, non diciamo che Tivoli deve essere un’oasi felice e non s’impegna per risolvere il problema dei rifiuti. Cerchiamo di trovare una soluzione di controllo non inquinante del trattamento dei rifiuti attraverso un centro di smaltimento, di compostaggio di ultima generazione che non abbia nullo o scarso impatto ambientale, e quindi su questo crediamo che l’amministrazione comunale debba impegnarsi e trovare le soluzioni.
   Ed infine, ma non ultimo – non ultimo perché poi le scadenze sono qui, anche in questo caso, abbastanza immediate – è il discorso delle partecipate nel suo complesso. Oltre le Terme abbiamo altre partecipate sulle quali va fatta estrema chiarezza: sia sulle finalità, sia sulle possibilità che queste partecipate hanno sul territorio tiburtino. Quali finalità debbono avere; quale redditività debbono avere; quali servizi debbono dare ai cittadini tiburtini.
   Su queste cose i Consiglieri comunali che hanno sottoscritto questo documento e costituito questo nuovo gruppo politico si batteranno per cercare di trovare le soluzioni più idonee nell’interesse dell’intera collettività tiburtina. Noi crediamo che ci siano gli spazi per fare in modo che queste questioni – che d’altronde erano anche quelle, molte di queste, comprese nel nostro programma elettorale –,  queste questioni debbono essere affrontate e possibilmente risolte.
   Quindi noi ci batteremo per fare in modo che queste questioni vengano portate all’attenzione dell’intero Consiglio comunale, in primis nella maggioranza consiliare, per cercare di trovare le soluzioni più idonee.    


   Bernardino Di Biagio: “Alleanza per Tivoli, che si propone il punto di arrivo che deve essere quello di discutere intorno ad alcuni punti con quelli che sono stati eletti, vuole dare un punto di riferimento alla città per dire: “dobbiamo raggiungere quegli obiettivi”. Quegli obiettivi che appartengono ai cittadini, a  tutti quanti, non appartengono né alla maggioranza né alla minoranza. Tanto che questo gruppo, formato da 4 consiglieri di maggioranza e 2 di minoranza nulla modifica relativamente agli assetti e agli equilibri politico-amministrativi di questa città. Gli equilibri rimangono tali e quali quali sono; nessun consigliere fa transumanza né dalla maggioranza verso la minoranza, né tantomeno dalla minoranza verso la maggioranza. C’è una unità d’intenti. Gli intenti di raggiungere obiettivi molto speciali, molto indicativi, che fanno parte, in qualche misura, sia dei programmi politico-amministrativi della maggioranza che di quelli della minoranza. Il programma amministrativo per cui chi vi sta parlando è stato eletto e anche chi mi sta sul fianco, quindi Lombardozzi, è stato eletto, non discosta di molto da quello, relativamente a certi punti, per cui anche i colleghi dell’UdC sono stati eletti, come pure l’amico Centani. Io credo che, intorno a certe problematiche, sia tempo di dare una sterzata alla politica tiburtina, che deve avere una nuova fase; deve vivere una fase che possa essere propositiva sul raggiungimento degli obiettivi. E nulla ci costa, nulla ci opprime, lì dove si raggiungeranno questi obiettivi. E posso anche dire di più: lì dove si inizia con questi 5 punti, se tutti reputiamo che altri punti possano essere aggiunti a questi obiettivi ben vengano, purché il bene della città si possa fare.
   Io credo che Alleanza per Tivoli sia solamente il primo segnale di una aggregazione di uomini e di donne che vogliono fare per la città quello che ognuno di noi ha voluto promettere in tempi neanche tanto lontani. Noi vogliamo fare per la città; vogliamo dare a questa città un futuro più forte, più deciso, più snello, più caratteriale. Perché i problemi debbono essere affrontati e debbono essere portati a compimento.
   Non credo che il nostro movimento rimarrà statico come è. Sento già, nell’ambito della città, di altre esigenze politico-amministrative che vogliono affacciarsi verso questa aggregazione. Penso che Alleanza per Tivoli avrà un futuro anche in uno sviluppo politico-amministrativo importante.
   Io credo infine che Alleanza per Tivoli sia un soggetto politico in grado di attrarre esperienze dalla destra e dalla sinistra, per poter portare una nuova esperienza politico-amministrativa a questa città. e, perché no, anche avere, nel futuro, in quelle che saranno le prossime competizioni elettorali, le quali possono avvenire fra un anno, fra sei mesi o fra tre anni, perché no, creare anche lì quel punto di riferimento importante per la città, che deve essere concreto, visibile e molto forte”.

E’ morto a 98 anni Gaetano Sterlich, Sindaco di Tivoli nel ’50-’52 e ’61-‘61



E' scomparso giovedì 26 gennaio 2012, all'età di 98 anni l'avvocato Gaetano Sterlich, già Sindaco del Comune di Tivoli dal 1950 al 1952 e dal 1961 al 1962. Sterlich fu anche Consigliere comunale dal 19 marzo 1946 al 23 settembre 1956; dal 2 giugno al 2 ottobre 1957; dal 15 novembre 1960 al 21 maggio 1962; e Assessore dal 4 aprile 1946 al 13 novembre 1950; dal 22 aprile 1954 al 17 luglio 1956; dal 12 dicembre 1960 al 25 gennaio 1962.
   "Partecipiamo al dolore della famiglia - ha commentato il Sindaco Sandro Gallotti - e ricordiamo la figura di un uomo che ha vissuto da protagonista la vita politica e amministrativa della Città di Tivoli nei difficili anni del secondo dopoguerra".