domenica 11 settembre 2011

Da l'"Accordino tiburtino" alla "Nuova maggioranza al Comune di Tivoli"




   In tempi forse ancora non sospetti, oltre un anno fa, l’UDC di Tivoli, per prima sul proprio blog, parlava de “L’accordino tiburtino” (http://udctivoli.myblog.it/archive/2010/09/22/l-accordino.html), più volte poi, nell’anno successivo, sospettato e, finalmente, palesatosi lo scorso venerdì.
   “Stasera, al Consiglio Comunale di Tivoli –, ha commentato a caldo il consigliere del Partito democratico Andrea Ferro – è stata approvata in fretta e in furia e senza nessun dibattito una delibera-imbroglio che svende le Terme e l'ASA votata da una maggioranza trasversale costituita dal PdL e da 5 consiglieri del gruppo PD (Vincenzi, Baisi, Luciani, Fontana e Semproni). […] Alla faccia – prosegue Ferro – dell'interesse di Tivoli e del mandato elettorale uscito dalle urne ad aprile 2010, una maggioranza trasversale e consociativa finalmente esce allo scoperto dopo mesi di lavorio sottobanco”.
   Per marcare radicalmente la propria contrarietà a quanto stava accadendo sono usciti dall’aula i consiglieri: Ferro e Pastore (PD), Colia (IDV), Napoleoni (Io Progetto Tivoli), Di Biagio (Gruppo misto), Lombardozzi (Api), Centani (Amore per Tivoli), Di Michele, Romiti e Pisapia (Udc), Cartaginese e Cecchetti (PdL).
   Sono invece rimasti dentro: i 5 del Pd, Carrarini e Osimani (AXT), Luciano Conti (gruppo misto) e, per il PdL, il Sindaco Sandro Gallotti (il quale, caso strano, prima annuncia di voler ritirare la delibera da lui presentata e mai sottoscritta dall’Assessore competente e poi, dopo una sospensione ed una riunione “di maggioranza”, rientra in aula e ritira il ritiro), Messale, Rossi, Innocenzi, Osimani, Russo, Tirrò, Tommasi, Di Lauro, Pagliaro. Questi ultimi tre però, che insieme all’assente Tarei hanno fondato il circolo dei Capitani coraggiosi, molto arditamente, al momento del voto, sono usciti per fumarsi una sigaretta.
   La delibera è dunque stata votata da 14 consiglieri più il Sindaco.
Dopo che, poco più di 24 ore prima, con un manifesto affisso sui muri della città, la parte del Partito democratico raccolta sotto il nome di “Quelli che…il Pd di Tivoli”, aveva chiesto le dimissioni del capogruppo Francesco Luciani per l’atteggiamento tenuto durante l’adunanza consiliare del 9 agosto, sempre a proposito della delibera di “Ricognizione delle Società partecipate ex art. 3 e seguenti della L. n° 244/2007 e successive modifiche ed integrazioni. Adempimenti”, nella discussione che subito è impazzata su Facebook ora si è arrivati anche a mettere in discussione Mago Marchino. Il Consigliere regionale del Pd Tonino D’Annibale sostiene infatti: “Beh, forse Nicola Zingaretti nella sua squadra di governo dovrebbe iniziare a sostituire qualcuno; Vincenzi non è anche un suo assessore???”.

  


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