sabato 24 settembre 2011

Tivoli: l'ora del Cammello



   TIVOLI – Con una nota intitolata “Vincenzi, la politica degli sputi”, il consigliere del Partito democratico Andrea Ferro racconta, dal suo punto di vista, un recente grave episodio che lo vede protagonista insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Roma Marco Vincenzi.
   Pur volendo prendere il tutto con il beneficio del dubbio, e addirittura considerare che il consigliere Ferro, preso dalla rabbia, abbia magari travisato qualche passaggio, se fosse vero anche solo un decimo di quel che si legge, il Vincenzi non potrebbe far altro che trovare la dignità di dimettersi.
   Ecco il testo completo della nota.
“Stasera venerdì 23 settembre si è tenuto il gruppo consiliare del Pd di Tivoli convocato dal segretario provinciale Daniele Leodori dopo lo scandaloso voto trasversale PdL-5 consiglieri Pd (Vincenzi, Baisi, Fontana, Luciani, Semproni) che ha gettato fango sull'intero partito per aver salvato Gallotti rimasto senza maggioranza sulla delibera che svende le Terme e l'ASA. 
Dopo alcuni interventi ho preso la parola per spiegare che "sono molto preoccupato. Tivoli non ha mai vissuto pagine di trasversalità di questo genere. Negli ultimi trent’anni nei comuni della provincia di Roma trasversalità di questo genere si sono palesate in soli 4 comuni tristemente noti: Guidonia, Pomezia, Ardea, Nettuno, cioè in comuni dove è fortissima l'infiltrazione della criminalità organizzata camorristica e mafiosa".
A questo punto Marco Vincenzi, già sindaco di Tivoli e oggi assessore provinciale mi ha interrotto e ha cominciato a urlare, insultandomi, bestemmiando Dio e la Madonna e dopo qualche secondo mi ha tirato la prima sedia e mi ha sputato. Una scena raccapricciante che è durata qualche minuto col segretario Leodori e Alessandro Fontana che fermavano Vincenzi inferocito.
Alla fine della scena ho contato 4 sedie lanciate, solo una mi ha colpito alla gamba, e 2 sputi che purtroppo sono arrivati a destinazione sulla mia camicia. 
L'epilogo tragicomico della vicenda fra le ultime bestemmie è delirante; Vincenzi ha urlato: "Ladro! Corrotto! Hai preso i soldi sulle Terme!" (sic!).
 Sia questa dichiarazione che l'atteggiamento violento e intimidatorio del Vincenzi si commentano da soli.
Sulle Terme i tiburtini sanno.
Sulla mia  condotta dopo quasi vent’anni di militanza e direzione politica non sono certo io a dover dare giudizi. Chi mi conosce...
Sugli atti violenti e intimidatori che mi hanno umiliato dico: non sono compatibili con la permanenza di Vincenzi nel PD.
Per quanto riguarda l'impegno che ho preso quando sono entrato in consiglio con tutti i cittadini di salvaguardare solo e soltanto l'interesse generale ho da ribadire l'unica frase che ho gridato a Vincenzi durante la rissa a senso unico: nessuno mi intimidirà!”
   Curiosa la replica dell’ex Sindaco Giuseppe Baisi, eterno delfino di Vincenzi: “Se dopo il tuo infelice paragone fra la politica di Tivoli e quella di Ardea, Nettuno e Pomezia (tristemente note per la presenza della camorra) avessi detto (così come ti ho invitato a fare) "vabbè ho esagerato", oppure "compagni scusate mi sono lasciato andare" finiva lì anziché in caciara. E poi, che un omone come te si faccia intimidire da quattro strilli e due parolacce...”.

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