martedì 9 agosto 2011

Ritardi applicazione Decreto n. 80 al San Giovanni di Tivoli: l'IdV presenta interrogazione alla Polverini



   "Da quanto si apprende, oltre ad impoverire implacabilmente la sanità laziale il decreto 80 sta procedendo a due velocità: le chiusure dei Pronti soccorso e i tagli dei reparti vengono regolarmente eseguiti, mentre gli aumenti di posti letto sanciti per compensazione tardano a divenire operativi. E' il caso, ad esempio,dell'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, che in base al decreto 80 del 2010 doveva beneficiare di un ampliamento di 35 posti letto ma tuttora non ha ricevuto l'autorizzazione: abbiamo presentato un'interrogazione a risposta immediata al Presidente Polverini per conoscere i motivi di taleritardo".
   Lo dichiarano, in una nota, il consigliere regionale di Italia dei Valori Giovanni Loreto Colagrossi e la vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio Giulia Rodano
   "Il Decreto del Commissario ad Acta n. 80 del 2010 - dichiarano iconsiglieri regionali di Italia dei Valori - prevede la chiusura di tre ospedali contigui a quello di Tivoli: il Santissimo Gonfalone di Monterotondo, l'Angelucci di Subiaco e il Santissimo Salvatore di Palombara Sabina, strutture che insieme effettuano una media di 6.700 ricoveri e 36.000 accessi in Pronto Soccorso. Gran parte delle prestazioni attualmente realizzate presso questi ospedali graverà sul vicino ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, che già attualmente registra ogni anno una media di 8.000 ricoveri per acuti e di 40.000 accessi circa al Pronto Soccorso. L'autorizzazione della nuova dotazione dei 35 nuovi posti letto previsti dal decreto 80, peraltro già esigui a fronte della prevedibile criticità,diviene a questo punto necessaria ed urgente" concludono Colagrossi e Rodano.

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