martedì 9 agosto 2011

Polemiche sulla convocazione ferragostana del Consiglio comunale tiburtino


  TIVOLI - Ancora una volta il Presidente del Consiglio Massimo Messale si trova nell'occhio del ciclone per il metodo usato nell'effettuare le convocazione dell'Assemblea cittadina.
   Nell'ultima, quella della seduta che si dovrebbe svolgere tra poche ore, non solo non si chiarisce, come da Regolamento del Consiglio comunale, se ci si trovi in "prima" o "seconda convocazione" (art. 25, comma 7), ma si va a ripescare, come unico punto all'ordine del giorno, la proposta di deliberazione concernente "Ricognizione delle società partecipate ex art. 3, commi 27 e seguenti, della legge n. 244/2007 e successive modifiche ed integrazioni. Adempimenti", presentata dal Sindaco Sandro Gallotti e datata 30 dicembre 2010, dimenticandosi della proposta fatta dall'Assessore competente, l'UDC Marino Capobianchi, depositata lo scorso 2 agosto 2011.
   Non solo. Come sottolinea il circolo cittadino dell'Italia dei Valori in una nota, "i referendum di Giugno hanno cambiato significativamente la situazione normativa, abrogando l'articolo 23 bis del famigerato Decreto Ronchi per cui privatizzare le società che svolgono Servizi Pubblici Locali con rilevanza economica non e' più obbligatorio, e non c'è più alcun vincolo temporale". E ancora, riprendendo quanto già sostenuto dall'UDC di Ezio Fiorenzi, "la delibera sulle società partecipate e' uno dei più importanti atti di indirizzo che l'amministrazione Tiburtina si troverà a prendere. Dopo 1 anno e mezzo di immobilismo pressoché totale risulta davvero sorprendente, e incomprensibile, ai cittadini come le decisioni sulla possibilità di vendere, o meno, le Terme, l'Asa e Asa Servizi possa essere presa in un consiglio di meta' agosto, convocato per la sera alle 7, senza previsione di continuarlo nei giorni successivi. Tra l'altro questa convocazione: 1) arriva dopo che l'amministrazione ha appena 'ricomposto' la giunta e la bufera non e' ancora passata... e parte dei consiglieri di maggioranza sono sotto l'ombrellone; 2) in questo momento in cui dovrebbe essere rinnovato il CdA delle Terme e subito dopo i patti parasociali il Comune ha un enorme potere negoziale rispetto al socio privato, e non "dovrebbe" avere nessuna fretta...".
   E allora che sta succedendo oltre le apparenze? 
  

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