lunedì 9 maggio 2011

La replica di Luciani: il Pd c'ha scommesso sul potenziamento di questa Società



    TIVOLI - Ovviamente le accuse del Sindaco durante l'ultimo Consiglio comunale non sono andate giù al capogruppo del Partito democratico Francesco Luciani che così replica: “[…] se qualcuno pensa che è una vicenda della quale noi siamo fieri ha capito malissimo. Noi non siamo fieri di questa vicenda. E la cosa ci preoccupa ancora di più. Perché, oltre a non essere fieri, siamo seriamente preoccupati; […] è chiara una cosa Sindaco, che le azioni lo sappiamo tutti che devono essere depositate 5 giorni prima, e lo sapevamo tutti che c’era stata convocata un’Assemblea dei Soci; sappiamo tutti che c’erano delle azioni pignorate; sappiamo tutti che l’Assemblea è stata convocata e che quindi si sarebbe svolta; sappiamo tutti che probabilmente questa era un’informazione, proprio perché riguarda tutti i cittadini, i cittadini dovevano essere informati, attraverso il Consiglio comunale. Ci sembra un’informazione del tutto regolare. […] E se qualcuno ha compiuto un’azione di pirateria all’interno è giusto che ne risponda. Ma è altrettanto vero Sindaco che non si può addossare responsabilità a chi non le ha. Non si può dire: “cari Consiglieri comunali ma voi perché avete detto questa cosa sulla stampa?” Il pignoramento non è avvenuto l’altro ieri; è un pignoramento che è avvenuto un po’ di tempo fa. E noi lo sapevamo che c’era stato un pignoramento. L’abbiamo visto tutti l’Ufficiale giudiziario venire qui, non è che non l’abbiamo visto, non è che non lo conosciamo, non sappiamo chi è o chi non è che cosa? Allora Sindaco noi di questo, io credo, che qualcuno ci doveva dire subito quello che stava accadendo. Ci ha preso anche a noi alla sprovvista questa cosa. […] Ci consenta di essere preoccupati per come è stata, in qualche maniera, gestita la vicenda. […] Perché Sindaco, non è che lei è arrivato adesso con i danni che sono stati fatti nel precedente passato; si ritrova con una società che è stata stimata circa 30 milioni di euro, rispetto a come è stata lasciata; rispetto ad un amministratore che comunque, in qualche maniera, deve ancora rispondere per i danni arrecati a quella società. Allora io credo che sia opportuna una seria riflessione. Perché io stavo rileggendo anche l’articolo del giornale: “la gestione amministrativa del Comune rischia di passare dalla paralisi ai danni”. Non mi sembra che sia una dialettica velenosa o, quanto meno chissà di quale, e quindi va a discriminare, di quale potenza e di quale caratura. […] Sindaco lei è andato giù con il 48% delle azioni; se non fosse stato così ci sarebbe andato col 60. Io mi attengo ai fatti, io non vado oltre, mi attengo a questo fatto. E torno a ripetere Sindaco, forse qualcuno voleva che magari la Società passasse in altre mani, ma non certamente il Partito democratico che c’ha scommesso su quella Società, ha scommesso sul potenziamento e sulla soluzione di quella Società. […] Quindi allora, quando si dice che c’è qualcuno che vuole discriminare la città, io starei attento a dire questo. Io direi che c’è una Società importante che va salvaguardata, e che va salvaguardato quel capitale che è stato costruito con tanta fatica”.   

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