domenica 8 maggio 2011

Gallotti chiede le dimissioni dei vertici delle Terme



   TIVOLI – Martedì 3 maggio, in apertura di Consiglio comunale, ecco cosa ha detto, integralmente, il Sindaco Sandro Gallotti a proposito della questione del pignoramento di una parte di azioni delle Terme Acque Albule SpA di proprietà del Comune:    

 “In apertura di questo Consiglio comunale credo che siano doverose alcune comunicazioni, soprattutto in riferimento ad alcuni articoli di stampa pubblicati in questi ultimi giorni riguardanti le Terme Acque Albule.    

   Io credo, consigliere Luciani, che lei dovrebbe informarsi meglio prima di divulgare notizie false. Perché vede, se questa Società fosse stata quotata in Borsa, lei sicuramente avrebbe avuto dei serissimi problemi, lei ed il consigliere Vincenzi, perché divulgare notizie false è una cosa gravissima. Per sua fortuna le Terme sono una Società per Azioni semplice.

   Racconto i fatti come sono. C’è stato un pignoramento da parte di un creditore, certo Ingegner Ludovici, che vanta un credito da diversi anni. Guarda caso l’Ing. Ludovici ha anche interessenze in alcune società che appartengono al Consiglio di Amministrazione delle Terme. E’ singolare il fatto che, dopo non so quanti anni, questo signore oggi, diciamo, attiva questo pignoramento. Pignoramento molto strano e per certi versi illegittimo, perché nelle amministrazioni pubbliche i pignoramenti vanno fatti esclusivamente alla tesoreria, e non alle società partecipate. Ma questo lo vedremo in altre sedi.

   Comunque, per tranquillità dell’Assemblea e di noi tutti cittadini tiburtini, perché questa mattina c’è stata l’Assemblea delle Terme e, in apertura di Assemblea ho voluto chiarire che ero in Assemblea in rappresentanza dei cittadini di Tivoli e non come Sandro Gallotti come Sindaco, ero lì a rappresentare tutti i cittadini di Tivoli. Pertanto, quel bene va salvaguardato, soprattutto perché è un bene della nostra città.

   E’ stato fatto questo pignoramento, dicevo, in maniera estremamente singolare. Tutti questi atti vengono stranamente messi sulla stampa addirittura prima che venga effettuata l’Assemblea. L’Assemblea era stata fatta, la prima Assemblea di convocazione, il 28 aprile. Stranamente i giornali erano in possesso di queste notizie già prima che si svolgesse l’Assemblea. E già, ripeto i consiglieri Luciani e Vincenzi avevano dato la loro fine dell’Assemblea. Già in precedenza avevano, secondo loro, scritto tutto quello che sarebbe successo nell’Assemblea; e questo è un fatto molto singolare. Però l’approfondiremo in altre sedi.

   Oggi c’è stata di nuovo l’Assemblea delle Terme e il sottoscritto ha verbalizzato che l’Ing. Ludovici non doveva essere presente in aula perché non aveva depositato il titolo. Cioè, in tutte le Società per Azioni, per partecipare all’Assemblea, c’è bisogno del deposito dei titoli 5 giorni prima; come ha fatto il Comune di Tivoli. Stranamente è stato ammesso questo signore in Assemblea. Però anche qui mi riservo ulteriori approfondimenti e, ripeto, anche in altre sedi. Perché non si può ammettere che qualcuno venga a dichiarare che ha il 12 % di quella Società, che rappresenta circa 1 milione e 8 di valore, quando il credito pignorato sono 266 mila euro. Che 266 mila euro, se qualcuno conosce un po’ di matematica, su 8 milioni e 4 che è il capitale nominale delle Terme, è circa il 3%. Perciò questo signore, in maniera estremamente scorretta, con l’autorizzazione dell’organo amministrativo e dell’organo di controllo, Collegio sindacale, è stato ammesso comunque in quella sede. Ho fatto verbalizzare che questo modo di fare era illegittimo; ho contestato all’organo di controllo che non poteva essere accettata una situazione del genere e ho verbalizzato che ho chiesto le dimissioni sia dell’organo di controllo che dell’organo amministrativo. Pur rispettando, ho fatto verbalizzare – che siccome noi siamo persone che rispettiamo gli accordi, anche se li hanno fatti altri e discutibili – che nel rinnovo che ci sarà dell’organo amministrativo terremo conto dei Patti parasociali  …seppure in maniera strana – perché sono Patti Parasociali usiamo un termine leggero, “strana” – …verranno rispettati. Pertanto non c’è da parte nostra una avversione verso il socio minoritario.

   Che va ricordato, i Patti parasociali sono stati stipulati con la Sirio Hotel, perché forse qualcuno se lo dimentica. Oggi la Sirio Hotel non ha più le quote che aveva prima. In quella Società ci sono almeno altre 4 o 5 Società. C’è la Estre, c’è la Fincres, c’è la Vici, c’è una certa signora Brucato. Ci sono altre Società. E anche in questo, quando rinnoveremo il Consigli di Amministrazione, bisognerà che chi ha venduto le azioni a questi signori dimostri che il Comune non ha attivato un diritto di prelazione, perché va ricordato che quando, tra soci, un’azione viene venduta, il socio, di maggioranza, di minoranza, quello che sia, ha diritto di prelazione. Pertanto, visto che gli Accordi Parasociali erano con Sirio Hotel, ed oggi ci troviamo con una serie di altre società e persone fisiche, bisognerà vedere se il Patto di Prelazione è stato rispettato.

   Però ecco, detto questo, e la comunicazione credo che era doverosa, ho contestato il modo di fare dell’Assemblea, che ho ritenuto, tra le altre cose, scorretta perché non doveva essere convocata. Ricordo anche che il pignoramento è stato sospeso ieri sera, con un ordine del Tribunale di Tivoli è stato sospeso. Pertanto penso che abbia perso molta della sua validità.

   Però ecco, la cosa singolare, che si è voluto, con uno stratagemma vergognoso – perché quando uno, 266 mila quote pignorate su un capitale di 8 milioni e 4, che rappresenta il 3%, va in Assemblea, e qualcuno la fa entrare in Assemblea e, diciamo, porta un atto di pignoramento dove parla del 12%, dimodoché mette in minoranza il socio maggioritario, che è il Comune di Tivoli, bhé, credo che sia un atto vergognoso che non è permesso a nessuno. E il Sindaco non permetterà a nessuno che vengano fatte delle Assemblee scorrette  chissà per quale motivo?! Perché a questo punto sicuramente noi dobbiamo riflettere: perché è stato fatto questo? Perché normalmente appartiene ad una normalità dei fatti andare in prima convocazione e poi andare in seconda convocazione. E’ normale che le Assemblee di Società per Azioni la maggior parte delle volte vengono svolte in seconda convocazione. Lì è stato fatto un qualcosa di illegale; qualcuno ne risponderà. Però, ecco, la comunicazione che volevo fare è di stare tranquilli, noi qui dentro e tutta la città di Tivoli, che il Comune comunque ha il 60% delle azioni. Chi ha tentato questo gioco sicuramente ne avrà delle grosse conseguenze, e non sarà permesso a nessuno, con atti illegali, di mettere mano su una società che, ripeto, per il 60% è dei cittadini di Tivoli.

   Credo che sia una comunicazione che vi dovevo dare per tranquillizzare tutti. Il prossimo CdA è stato aggiornato al prossimo 26 maggio. In quella occasione vi terrò informati di quello che accadrà. Comunque le azioni sono di proprietà del Comune e sono qua. C’è il pignoramento di 266 mila euro su 8 milioni e 4 di valore nominale.

   Questi sono i fatti, il resto, tutto quello che è apparso sulla stampa, è frutto di una manipolazione della verità, per il solo fatto di discriminare questa Amministrazione. E io oggi ho voluto precisare che stavo lì in rappresentanza della città di Tivoli, e non sarà permesso a nessuno di fare atti che portino danno a questa città. Perché credo, cari consiglieri che avete firmato queste lettere, che di danni forse ne avete fatti pure troppi”.  


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