venerdì 29 luglio 2011

Garanti del Pd: annullato il congresso di Tivoli Centro, si salvano Tivoli Terme e Villa Adriana




   "Il giorno 20 luglio 2011 alle ore 17,00 si è riunita la CGR presso la sede del PD LAZIO per deliberare sul ricorso presentato dai signori Colizza ed altri afferente i congressi svolti in 4 circoli di Tivoli.
Dopo aver ascoltato il sig. Armando Bartolelli (garante del congresso del circolo di Tivoli Centro); la signora Martina Santese (segretaria dell'Unione Comunale di Tivoli); il sig. Rocco Mauliani (già Presidente della disciolta Commissione Provinciale per il congresso); il sig. Raffaele Corvino (garante del congresso del circolo di Villa Adriana), la Commissione Regionale di Garanzia osserva quanto segue.
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1) – Per quanto riguarda il congresso del circolo di Tivoli Centro, il garante del Congresso ha confermato integralmente quanto già scritto alla Commissione Provinciale del Congresso in data 29.11.10.
In particolare, ha confermato che, al momento dell'apertura del congresso, si sono presentati due iscritti portando, uno, un gruppo di circa 200 tessere e l'altro, un gruppo di circa 300 tessere.
Gli iscritti corrispondenti a tali tessere sono stati ammessi al voto con riserva, senza peraltro operare una distinzione di urne; numerosi altri iscritti, contestando tale decisione, hanno abbandonato i lavori del congresso e non hanno partecipato al voto.
Il Congresso si è risolto nella votazione (peraltro complessa, per evidenti motivi organizzativi), senza alcun dibattito.
E' del tutto pacifico che il tesseramento del circolo di Tivoli Centro sia avvenuto in modo irregolare.
L'iscrizione al partito deve essere infatti individuale ed essere effettuata presso il circolo.
E per quanto possano essere ragionevolmente ammessi limitati e motivati casi di iscrizione all'infuori della sede del circolo, è certamente irregolare una modalità di iscrizione strutturata affidando gruppi di decine o addirittura centinaia di tessere a pochi "referenti".
Per i motivi che precedono, la CGR deve necessariamente deliberare l'annullamento del Congresso del Circolo di Tivoli Centro.
Sarà compito della Federazione Provinciale assumere ogni necessario provvedimento, sia di carattere ordinario che straordinario.

2) - Per quanto riguarda il congresso dei circoli di Tivoli Terme e Villa Adriana, il ricorso è generico, e non ha trovato ulteriori riscontri nelle audizioni svolte; esso deve pertanto essere rigettato.

3) - Per quanto riguarda il congresso del Circolo di Campolimpido, si è già pronunciata la Commissione per il Congresso, e la decisione non è stata impugnata.
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A questo punto chiede di essere ascoltato il segretario della Federazione Provinciale, sig. Daniele Leodori, che viene introdotto.
Il segretario Provinciale afferma che si profila la possibilità di una ricomposizione politica, e chiede un termine di 3-4 giorni, fiducioso che, in tale termine, tutti i ricorrenti possano ritirare il ricorso presentato.
La commissione – uscito il sig. Leodori – conferma integralmente le delibere di cui sopra.
Per quanto riguarda la delibera di annullamento del Congresso di Tivoli Centro, ne sospende efficacia e pubblicità per il termine perentorio di 7 giorni, stabilendo che tale delibera perderà automaticamente efficacia nell'ipotesi in cui, entro e non oltre il 27 luglio, pervenga alla CRG atto di rinuncia al ricorso sottoscritto da tutti i ricorrenti, nessuno escluso; in mancanza di ciò, la delibera di annullamento sarà immediatamente efficace senza necessità di ulteriori pronunciamenti.

Le delibere di cui al presente verbale sono assunte all'unanimità dei presenti e del commissario Ernesto Ruffini, in conferenza telefonica; per quanto riguarda la sola delibera afferente l'annullamento del congresso del circolo di Tivoli Centro, essa è assunta con il solo voto contrario del commissario Rossi, e con il voto favorevole di tutti gli altri.
Null'altro essendovi da delibere la riunione è sciolta alle ore 19,10.

IL PRESIDENTE                      IL SEGRETARIO PROVVISORIO
(Franca Cipriani)                       (Nicola Nanni)"

L'a vernice "magica" dell'Asa Servizi




  TIVOLI - Questa mattina (venerdì 29 luglio) sono state rifatte, da parte dell'Asa Servizi Srl, le strisce pedonali difronte la caserma dei Carabinieri di Via Aldo Moro. Fin qui niente di strano. Già alle tre del pomeriggio, però, la situazione era quella che si vede nella foto qui sopra: le due strisce in alto vicino al marciapide - tra due stalli di sosta, quindi quasi per niente trafficate - ancora intonse, come dovrebbero essere; le altre già sbiadite.  
   Sul sito internet dell'Asa piccola, relativamente alla segnaletica stradale, si chiaricse che: "Il servizio di segnaletica consiste nell’installazione e nella manutenzione di segnaletica mobile e segnaletica fissa sia orizzontale che verticale, esclusivamente sulla base di specifici incarichi, impartiti e coordinati dal Comando di Polizia Municipale utilizzando proprie attrezzature e materiale fornito dal Comune di Tivoli".
   Cosa avrà pensato il Presidente Massimo Cofini, nominato dalla politica, nel vedere il lavoro fatto dalla società che gestisce? E a chi è imputabile la responsabilità per una qualità così scadente della vernice?
   Resta la fondamentale questione che i tiburtini pagano anche questi interventi, inutili se già il giorno dopo sarebbero da rifare.


giovedì 28 luglio 2011

Prima assoluta dell'Orlando Furioso di Massimiliano Mattei Marinelli a Villa D'Este



   Andrà in scena questo sabato 30 luglio la prima assoluta dell’opera più famosa di Ludovico Ariosto, l’“Orlando Furioso”, riscritta e interpretata da Massimiliano Mattei Marinelli; palcoscenico d’eccezione la Fontana dell’Ovato all’interno dello splendido scenario notturno di Villa D’Este, gentilmente concessa dalla Direttrice, l’Arch. Marina Cogotti.
   Del poema cavalleresco, pubblicato nel 1532, in un periodo di apice della guerra epica tra musulmani e cristiani, viene focalizzata la follia d’amore di Orlando per la sua Angelica.
   “Ho preso il momento cruciale dell’opera – racconta Mattei Marinelli – e l’ho esteso ad un’ora di palcoscenico, tagliando quest’opera come se fosse un film, per intrattenere anche il pubblico più giovane”.
   Si toccano gli apici intimi del cuore di un uomo innamorato della propria Principessa, attraversando tutti gli stadi dell’anima: quello iniziale, con il ritorno dalla guerra, l’innamoramento, il bisogno di lei, il ricordo, la felicità; poi la presa di coscienza del tradimento, la rabbia, la follia, la pazzia, le lacrime, il dissenno; e infine il rinsavimento, la pace, la ricerca di un amore più grande, l’addio alla vita, il viaggio eterno.
   “Nella vicina Chiesa di Francesco – ricorda Mattei Marinelli – è sepolto Ippolito D’Este, che ha creduto in Ludovico Ariosto e ne è stato lo sponsor, permettendogli, con i suoi soldi, di scrivere l’ “Orlando Furioso”. Questa rappresentazione a Villa D’Este significa proprio rendere onore ad Ippolito D’Este, il “produttore” dell’opera, e a Ludovico Ariosto, lo scrittore, proprio nel luogo magico dove tutto è nato”.



Bertucci: "Sull'abbattimento di Co2 chiusura totale della Buzzi". La replica: "Titoli tuonanti espressione di posizioni personali"



   22 luglio - "Nonostante l'incomprensibile atteggiamento di netta chiusura della Buzzi Unicem, l'amministrazione comunale di Guidonia Montecelio farà del tutto per partecipare al bando europeo che prevede finanziamenti per oltre 10 miliardi di euro per progettare sistemi di abbattimento di Co2". Lo ha dichiarato il capogruppo del Pdl Marco Bertucci a margine dell'incontro con la dirigenza dello stabilimento Buzzi Unicem a cui hanno preso parte anche l'assessore ai Lavori pubblici Federico Pietropaoli e l'Energy manager del Comune Maurizio Cusano.
"L'Unione Europea - ha spiegato Bertucci - ha messo a disposizione più di 10 miliardi di euro a trenta municipalità che presenteranno progetti per abbattere il livello di Co2 di almeno il 40%. Un investimento importante che ha già richiamato l'attenzione di grandi città come Genova, Torino, Catania e Palermo solo per citare qualche comune italiano. Guidonia ha l'obbligo di accedere ad un bando che miri a migliorare la qualità dell'aria e della vita dei cittadini. Purtroppo come amministrazione abbiamo cercato un confronto con la Buzzi Unicem, la realtà imprenditoriale più grande del territorio che può essere coinvolta in un progetto del genere. I dirigenti del cementificio non hanno voluto nemmeno sapere di cosa si trattasse, c'è stata una chiusura totale".
Ma la polemica nei confronti del cementificio di Guidonia non finisce qui: "Non solo abbiamo dovuto assistere all'incredibile presa di posizione della Buzzi - ha aggiunto Bertucci - ma abbiamo dovuto ascoltare anche una proposta che oserei dire beffarda: la Buzzi sarebbe disponibile a delocalizzare l'impianto, a patto che la spesa sia a carico della collettività. Insomma la Buzzi vuole che i cittadini paghino una cifra come 300 milioni di euro per trasferire l'impianto fuori Guidonia. Un atteggiamento questo che travalica il confine del buon senso e del rispetto della cittadinanza e dell'amministrazione".
"Andremo comunque avanti per trovare il modo di accedere al bando europeo anche senza la collaborazione del cementificio - ha concluso Bertucci -. Il Comune si sta già impegnando per elaborare un progetto per la città. E' un'opportunità troppo importante per lasciarcela sfuggire e potrebbe rappresentare per l'ambiente e la qualità dell'aria di Guidonia un vero punto di svolta".




   28 luglio - "La Buzzi Unicem ancora una volta manca l'appuntamento con la chiarezza. Invece di preoccuparsi di “pulire” l'immagine dell'azienda, i vertici aziendali dovrebbero rispondere in maniera più diretta sulle reali prospettive che abbiamo davanti. Basta nascondersi dietro generici impegni assunti in base al protocollo di Kyoto, come tengono a ricordare. Qualità dell'aria e tutela dell'ambiente, su questo pretendiamo risultati e obiettivi precisi: ritengo che per Guidonia Montecelio sia il momento delle scelte. La Buzzi dica una volta per tutte quale percorso intende avviare di concerto con le istituzioni pubbliche nell'interesse di un territorio dal quale in decenni l'azienda ha preso molto". Lo ha dichiarato il consigliere provinciale e capogruppo Pdl a Guidonia Marco Bertucci, in replica alle dichiarazioni della direzione del cementificio.
“Prendo atto - ha aggiunto Bertucci - che la dirigenza della Buzzi rispondendo alle mie dichiarazioni non ha volutamente espresso con chiarezza la propria posizione riguardo i progetti di abbattimento di Co2. L'amministrazione comunale si è impegnata a partecipare ad un bando della Comunità Europea che prevede finanziamenti per oltre dieci miliardi di euro ai Comuni che presentino progetti in grado di ridurre del 40% il livello di emissioni nell'aria. La Buzzi Unicem, lo si evince in maniera netta dal comunicato, non sembra avere la minima intenzione di prendervi parte. Non c'è una proposta o un atteggiamento costruttivo. Anzi, neanche si smentiscono aspetti rilevanti di quell'incontro, come l'apertura a una ipotetica delocalizzazione dell'impianto fuori città a patto che l'operazione venga finanziata con 300 milioni di euro dalla stessa comunità. Una eventualità che considero solo una provocazione.
Da un'azienda seria e di spessore internazionale come la Buzzi Unicem - ha concluso Bertucci - ci si aspetta un'assunzione di responsabilità che tarda ad arrivare. La cittadinanza chiede chiarezza e scelte coraggiose, l'amministrazione comunale ha risposte pronte e progetti da portare avanti. La Buzzi evidentemente continua a pensare ai propri esclusivi interessi, chiudendo al dialogo".


Lottizzazione Nathan: proposto in Regione emendamento a favore dell'esproprio dei terreni




    “I Consiglieri di Italia dei Valori alla Pisana hanno avanzato in sede di assestamento di bilancio una richiesta di finanziamento di un milione mezzo di euro a favore del Comune di Tivoli finalizzata all’esproprio dei terreni interessati dalla lottizzazione “Nathan”,  in modo da salvaguardare Villa Adriana dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
   “La mancata tutela del sito Unesco di Villa Adriana danneggia gravemente l’immagine del turismo del Lazio”, ha dichiarato il capogruppo Vincenzo Maruccio, “riteniamo che questo penalizzi un comparto come quello turistico che rappresenta una voce importante dell’economia regionale ”.
     Dello stesso avviso il consigliere Giovanni Loreto Colagrossi che aggiunge: “La lottizzazione “Nathan” rappresenta un ulteriore ferita ad un paesaggio già compromesso e preclude un ulteriore sviluppo dell’economia turistica tiburtina a cui il nostro partito crede fermamente”. Secondo gli estensori della proposta, le aree acquisite dal Comune di Tivoli dovranno essere adibite ad uso agricolo, verde pubblico e servizi per i turisti.
   Vivo compiacimento da parte della locale sezione dell'Italia dei Valori: "Ringraziamo i vertici del partito- commenta il segretario cittadino Riccardo Reali - per la sensibilità dimostrata su una tematica che sta molto a cuore agli iscritti IdV e a tutti i cittadini di Tivoli".
   Certo, tra una proposta di emendamento e l'esproprio vero e proprio c'è molta strada ancora da fare, se mai si farà; ma, comunque, è stato lanciato un segnale forte in una direzione contraria a quella impartita fin adesso alla vicenda della lottizzazione di Villa Adriana dalla vecchia amministrazione tiburtina di centro-sinistra.

martedì 12 luglio 2011

Ancora emergenza idrica a Marcellina. E Acea si interroga sul suo futuro dopo i referendum




   Dovrebbe essere impensabile che nel terzo millennio e a due passi dalla Capitale si debba vedere gente in fila con ogni tipo di recipiente per prendere l'acqua dalle autobotti parcheggiate nelle piazze. Eppura succede, di nuvo, a Marcellina, dove numerose famiglie sono rimaste senza acqua e sono costrette a rifornirsi presso le autobotti messe a disposizione dell'Acea.
   "Un problema quello dell'emergenza idrica che puntualmente interessa il paese che deve essere affrontato una volta per tutte dalla società che gestisce il servizio". Lo ha dichiarato il consigliere provinciale Marco Bertucci (Pdl) a seguito delle proteste per la carenza idrica che dalla scorsa notte ha interessato il paese di Marcellina.
   "Con temperature così elevate è un rischio troppo grande far rimanere senza acqua famiglie dove magari vivono neonati o anziani - ha proseguito Bertucci -. A Marcellina sono situazioni che iniziano a registrarsi con una frequenza preoccupante"
   "L'Acea si adoperi urgentemente - conclude il consigliere provinciale - per fare in modo che vengano drasticamente ridotti i disagi per tutta la popolazione".
   Ma probabilmente dopo i risultati dei Referendum del giugno scorso altre potrebbero essere le priorità di Acea. In una nota recente l'azienda comunica che "il Consiglio di Amministrazione di Acea SpA, presieduto da Giancarlo Cremonesi al fine di valutare, tra l’altro, l’impatto degli esiti dei Referendum. L'abrogazione delle norme previste dai Referendum non muta il posizionamento attuale di Acea nel mercato idrico nazionale. La Società rimane comunque in attesa dei necessari provvedimenti legislativi conseguenti, al fine di verificare la sostenibilità dei relativi investimenti programmatici. Alternativamente, Acea indirizzerà le proprie risorse in Italia negli altri business dove l'Azienda è parimenti leader (distribuzione e produzione elettrica, energie rinnovabili, trattamento e smaltimento dei rifiuti) e all'estero".

martedì 5 luglio 2011

Tivoli ha avviato il gemellaggio con Delfi, "Guidonia lo cerchi con Delft"

   

   Un gemellaggio tra Guidonia Montecelio e la città olandese di Delft. E' la richiesta avanzata dal capogruppo Pdl Marco Bertucci al Consiglio comunale della Città dell'Aria.
   "Guidonia - ha spiegato Bertucci - nei prossimi anni ospiterà la Facoltà di Ingegneria Aerospaziale all'interno dell'aeroporto militare Barbieri. La cittadina olandese di Delft ospita oggi la "Delft University of Technology" dove è presente una facoltà di ingegneria aeronautica ed aerospaziale all'avanguardia a livello europeo. Per il futuro è quindi auspicabile una stretta collaborazione tra le due realtà, con programmi di scambi universitari che possono contribuire alla formazione e alla valorizzazione di entrambi i poli scientifici".
   "Il gemellaggio con Delft - ha concluso Bertucci - mira anche a valorizzare il patrimonio storico e culturale di Guidonia Montecelio, il cui polo aeronautico ha rappresentato un vanto sia per gli studi pionieristici effettuati sia per le avanzate tecnologie da supporto agli stessi che sono stati realizzati, galleria del vento e vasca idrodinamica su tutte".

sabato 2 luglio 2011

Ferro boccia la possibilità di maggioranze alternative: "dall'opposizione nessun contributo"



   TIVOLI - Durante l’ultimo Consiglio comunale, questo sabato 25 giugno, il consigliere del Pd Andrea Ferro da un’interpretazione, ancora nuova, dei motivi dell’attuale stagnante crisi politica cittadina.
   “Signor Sindaco, signor Presidente, colleghi. Io non sono affatto stupefatto del suo intervento. Chi si illudeva che ci fossero le condizioni per un suo scatto d’orgoglio credo riponesse una speranza vana. E non perché non ci può essere anche, capiamoci, un momento, e anche in Consiglio comunale, in cui, diciamo, si va sopra le righe. Questo può succedere. Il problema caro Sindaco è che lei in questo anno abbondante si è specializzato nello sport del galleggiamento, e spesso sulla stampa e in Consiglio comunale lei fa mostra di questa sua capacità, ondeggiando da Nord a Sud, da Est a Ovest”.
  “ Io ho abbastanza chiaro – prosegue Fero – quello che sta succedendo, e lo dico con grande tranquillità. Dentro al Popolo della Libertà, che è il partito che dovrebbe essere la spina dorsale di questa maggioranza, c’è in atto una crisi politica che io penso nei prossimi mesi, non solo a Tivoli, scoppierà ancora più deflagrante, perché è evidente che siamo di fronte alla fine di una fase politica e se ne sta aprendo un’altra. E un sistema politico, quando sta per cadere, un partito quando dimostra chiaramente che sta alla fine, diciamo, della sua funzione strategica, perché è questo che sta avvenendo in questo Paese, mostra la sua faccia peggiore. Sono amplificate le impossibilità, l’incomunicabilità, e tutto diventa equilibrio fra le componenti e le correnti. Caro Sindaco io ho la netta impressione che dentro al Popolo della Libertà da mesi si combatta una lotta fra le componenti. Il suo grave errore, io credo, è che lei si è fatto parte della lotta di queste componenti, e invece di essere il Sindaco che fa sintesi nella sua coalizione e nel suo partito è parte in causa, e lei per questo non firma l’accordo che i partiti hanno trovato. E’ per questo che – fino a 48 ore fa? – il Popolo delle Libertà chiede l’azzeramento e lei non lo concede. Perché lei è parte della lotta delle componenti, degli equilibri, dei poteri, del Popolo della Libertà. Lei è una componente del Popolo della Libertà. E siccome, all’interno delle funzioni del suo partito, lei, da Sindaco, ha potuto, diciamo, avere collaboratoti, Assessori [“l’Assessore all’Urbanistica, l’Assessore ai Lavori Pubblici e l’Assessore ai Servizi sociali”, come chiarito poi da Andrea Napoleoni, Io Progetto Tivoli, nda], e altro, che fanno direttamente riferimento a lei, il rimpasto non lo fa perché non vuole cedere le sue quote di potere interno al Popolo della Libertà. Questa è una cosa che a mio parere traspare chiarissimamente. Il problema, caro Sindaco, è che siamo in un regime diverso, siamo con l’elezione diretta. Nei momenti in cui non c’era l’elezione diretta, quando forse la politica aveva anche qualche parola in più,  qualche possibilità in più, non l’opportunità, ma il problema di Gallotti Sindaco forse questa città l’avrebbe risolto già da qualche mese, con il cambio alla guida dell’amministrazione. Ma noi siamo in un regime di elezione diretta del Sindaco. E lei ha dimostrato in questi mesi, mettendosi parte nelle questioni del Popolo della Libertà e della maggioranza, che ha, a mio parere naturalmente, male interpretato la funzione di coordinamento, di sintesi, di capo di questa amministrazione e di fatto, come è del tutto naturale, di capo politico del Popolo della Libertà. Perché lei è il Sindaco, l’esponente amministrativo più alto in grado di un partito che è maggioranza in Consiglio comunale. E io penso che lei questa funzione non l’abbia esercitata, non l’abbia nelle corde, di più; non solo non l’ha esercitata perché non l’ha nelle corde, ma non l’ha esercitata perché non ha nessuna intenzione. Caro Sindaco, la questione della società civile va benissimo. Lei non può pensare che noi dimentichiamo che lei 10 anni fa ha fatto il Sindaco, che la sua famiglia è stata la famiglia fondatrice di Forza Italia a Tivoli, che suo fratello, che stimavamo tutti, è stato Senatore della Repubblica, che lei è stato candidato nel 2006 alle politiche. La questione della società civile, dell’imprenditore prestato alla politica è un bluff che non funziona più. Lei è pienamente nel quadro degli scontri interni del proprio partito; questo è il punto”.  
   E in conclusione aggiunge un ulteriore interessante spunto di riflessione. “Il problema vero, caro Sindaco, cari Consiglieri, è che mentre voi giocate agli equilibri delle correnti interne della maggioranza e al partito di maggioranza relativa, mentre c’è l’uscita dell’UDC che, oggi, come dire, ridà la disponibilità, come l’ha fatto pubblicamente nei giornali, a rimanere nel centro-destra, con una divisione anche strategica nella maggioranza di chi vede la possibilità di maggioranze alternative a quella che ha vinto le elezioni anche con il contributo, che io credo non verrà, ne sono certo, non verrà da nessuno degli esponenti dell’opposizione, ma è chiarissimo e è noto che quello che ha detto il consigliere Centani [Carlo Centani, Amore per Tivoli, nda] è vero, e cioè che in questa fase, in questi giorni alcuni esponenti anche di un certo spessore del Popolo della Libertà hanno lavorato per attrarre Consiglieri dal centro-sinistra, portarli nella maggioranza per fare coalizioni, più chiuse più larghe non mi interessa, ma comunque diverse da quelle che hanno vinto le elezioni”.
   Ma se il capogruppo ed il coordinatore della PdL, Raffaele Rossi e Marco Innocenzi, si affrettano a chiarire, rispettivamente, che nessun consigliere come nessun membro del coordinamento “si è mai adoperato per trovare soluzioni che non siano la maggioranza politica che è uscita dalle elezioni”; se non si tratta né di un consigliere né di un membro direttivo, chi potrebbe essere allora a cercare appoggi dall’opposizione?

Inaugurato il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli


  “I santuari sorgono sempre in luoghi molto belli perché lì, diciamo, spira la divinità”. Niente di più condivisibile e calzante di quanto sostenuto dal prof. Filippo Coarelli, l’archeologo che ha fatto da supervisore scientifico ai lavori di restauro e ripristino che hanno portato all’inaugurazione, lo scorso 23 giugno, del Santuario di Ercole Vincitore.
   Il centro di culto religioso, risalente al I sec. a. C., si innalzava infatti sul versante sud della forra dell’Aniene, fuori dalla città, in una posizione strategica a cavallo della via Tiburtina Valeria, principale raccordo tra l’Abruzzo e il Lazio, e con una vista impagabile su Roma. La strada veniva di fatto inglobata nel complesso, unicum nel panorama dei santuari coevi, con una monumentale galleria in muratura, la via Tecta. Un capolavoro dell’ingegneria romana che mostra diversi aspetti innovativi: l’area sacra, con al centro il Tempio, sottolineata su tre lati da portici a due piani (antica idea di Autogrill); potenti sostruzioni costruite per colmare il dislivello orografico della zona; ed un teatro per le rappresentazioni sacre, in asse con il Tempio, da circa 3.600 spettatori. Il tutto occupava un’area immensa, circa tre ettari, come spiegato da Piero Angela, con un Tempio “paragonabile, come grandezza, al Colosseo” (141 x 188 m). Anche se “purtroppo le cose rimaste sono molto poche”. 
   L’analisi dei materiali ha rilevato una significativa presenza del pregevole marmo dell’isola di Paro, attestando così consistenti rapporti con il mondo greco. Tivoli infatti era una fiorente città a vocazione mercantile ed è facile immaginare che notabili locali, arricchitisi grazie ai commerci con il mondo egeo, si servissero di botteghe di scultori della Grecia insulare. L’uso della decima poi, offerta da mercanti e generali vittoriosi, permetteva al santuario tiburtino di disporre di ingenti patrimoni e risorse liquide, tanto da essere in grado di concedere prestiti e ricavarne interessi.
   Col diffondersi del cristianesimo però, l’imperatore Teodosio, nel IV secolo d.C., impose la chiusura di tutti i templi dedicati alle divinità pagane, imponendo al Santuario dedicato ad Ercole - divinità notoriamente protettrice delle vie di transumanza e dei pastori, oltre che degli scambi commerciali - numerose e radicali trasformazioni. Così, la ciclopica opera architettonica, in stato di abbandono, fu utilizzata come “cava di materiali”, fino a diventare, nel Settecento, oggetto di una articolata fase di industrializzazione: da fabbrica di armi della Camera Apostolica a impianto di manifattura della lana; da fonderia di cannoni, voluta nel 1802 da Luciano Bonaparte, a centrale elettrica della Società delle Forze Idrauliche, la quale realizzò il canale Canevari (dall’ingegner Raffaele Canevari) per la raccolta delle acque degli antichi acquedotti e di quelle di scarico della Villa d’Este, al fine di alimentare la centrale elettrica dell’Acquoria, grazie alla quale, il 16 agosto del 1886, Tivoli fu la prima città d’Italia ad essere illuminata con l’energia elettrica, che rifornì subito anche Roma. Infine la “Cartiera Mecenate” di Giuseppe Segré, la cui produzione è cessata solo negli anni ’50 con l’acquisizione dei resti del santuario da parte del demanio.
   Oggi, il progetto di rinascita del Santuario, sostenuto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio,  prevede il ritorno degli spettacoli nella cavea teatrale antistante il grandioso tempio, riportata alla luce e riadattata con la ricostruzione delle gradinate, nonché l’allestimento di un Antiquarium per la raccolta ed esposizione dei reperti più significativi (sculture e iscrizioni) riemerse dai decennali scavi.
   Fin qui, come ricordato dal Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio Federica Galloni, sono stati spesi circa 15 milioni e mezzo di euro in 3 anni, finanziati per circa 10 milioni dal gioco del Lotto e per 5 milioni con la Legge Finanziaria del 2007.
   Giustamente orgoglioso il Sindaco di Tivoli Sandro Gallotti, per il quale si “restituisce alla nostra trimillenaria città un ulteriore prezioso tassello da aggiungere al cospicuo patrimonio storico ed artistico”, che vede racchiudere in un breve raggio “insieme a Villa d’Este e a Villa Adriana, i nostri due siti Unesco, anche Villa Gregoriana, i templi dell’acropoli, la storica centrale idroelettrica dell’Acquoria e i numerosi resti di ville romane”. Sono intervenuti all’evento pure la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini ed il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giancarlo Galan.
   Consapevole dell’importanza del nuovo sito tiburtino anche la Presidente Polverini: “stiamo rivedendo tutti i pacchetti turistici del Lazio perché sappiamo che a due passi da Roma ci sono cose altrettanto belle e ricche di storia”. E aggiunge: “in questo Paese abbiamo la responsabilità di recuperare, valorizzare e conservare la storia del mondo”. Le fa eco, a monito, il Ministro Galan: “abbiamo una straordinaria fortuna che ci dobbiamo meritare fino in fondo”.
   Durante la serata Piero Angela ha introdotto il filmato, realizzato insieme a Paco Lanciano, “Un viaggio nel tempo: 2000 anni fa” che ha racconta il Santuario del passato, ed Eugenio Bennato, nel concerto “Grande Sud”, ha suonato la taranta delle tammorre, tamburi che “ritroviamo spesso nelle rappresentazioni ed affreschi della romanità”.